mercoledì 18 novembre 2015

"THE FALL OF MEN": IL MIGLIOR FILM SU DRAGON BALL Z


Ormai avevo perso completamente le speranza, da anni. Precisamente da quando James Wong diresse quella porcheria di Dragon Ball Evolution, con la pretesa di accontentare i fan del brand. Era chiaro come il sole:  un film in live action sui personaggi creati da da Akira Toriyama (che in quel caso compariva anche nei titoli di coda come consulente, per dire) non s'aveva da fare. Non si poteva fare. Era necessario affrontare la cruda realtà, ovvero che la materia non si prestava ad una trasposizione cinematografica in senso stretto, al massimo potevamo accontentarci dei lungometraggi animati, che spesso lasciano il tempo che trovano e pasticciano con la continuity.
Ma già qualche qualche mese fa era comparso sul web il pilota di una webserie (ancora in crowdfunding) realizzato in maniera interessante, anche se i fan non avevano gradito più di tanto per via di molte scelte stilistiche. Era comunque la prova che un film, anche se fanmade, su Dragon Ball forse non era così impossibile. E otto giorni fa è comparso sul web questo: Dragon Ball Z: The Fall of Men.

Ecco il link per vedere il film su youtube:



LEGGETE DOPO AVER VISTO IL FILM [SPOILER ALERT]

E' qualcosa da non credere: un fan film realizzato con una cura quasi maniacale, prodotto dalla francese Black Smoke Films e diretto da Yohan Faure.
Quello che colpisce subito di questo cortometraggio è l'atmosfera tesa, oscura. Quelle tinte dark che tanto ci hanno rotto le palle negli ultimi anni, dove a diventare dark mancava solo la pubblicità del Coccolino, ma che qui vengono utilizzate al meglio del loro potenziale. La scelta di raccontare la storia di Trunks (che non viene mai chiamato per nome, come quasi nessuno dei personaggi che compaiono, anche se sono perfettamente riconoscibili) e delle ore precedenti il suo viaggio nel tempo è vincente: in questo modo non solo si è potuto realizzare un film malinconico e dai toni postapocalittici, ma hanno potuto ovviare a problemi di copyright cambiando alcuni aspetti della storia e aggrappandosi all'idea dell'esistenza di più universi paralleli.
Gli effetti visivi curati da Vianney Griffon risultano convincenti, se si pensa che stiamo parlando di un film a basso budget, e il combattimento finale tra Trunks e Cell (qui leggermente cambiato a livello estetico per evitare grane con i diritti), sebbene leggermente legnoso nelle coreografie dato che quest'ultimo è stato realizzato completamente in cgi, è spettacolare e cita addirittura lo scontro epico tra Neo e l'agente Smith con tanto di pioggia battente. 
E' molto interessante anche la scelta di eliminare ogni dialogo e di inserire per buona parte del film una voice over che fino alla fine attribuiamo a Trunks, ma che scopriamo solo dopo essere una registrazione che Vegeta ha lasciato al figlio poco prima di morire. E ammetto che questo plot twist mi ha lasciato non poco a bocca aperta. Questo e Ten Shin Han.

"Guarda mamma: vedo triplo!"


Nonostante l'altissimo livello del corto e il fatto che abbia sfondato le otto milioni di visualizzazioni in meno di una settimana, ci sono comunque i detrattori che si lamentano di aspetti assolutamente fondamentali senza i quali effettivamente nulla funziona davvero: nessuno chiama mai i personaggi per nome ma, cosa ancora più grave, Bulma e Trunks hanno i capelli di colore normale. SACRILEGIO! Come si possono riconoscere i personaggi senza sapere i loro nomi? COME?!
Ma cazzate a parte, trovo quelle polemiche abbastanza sterili: tutti sono riconoscibili da alcuni dettagli fondamentali anche senza sapere il loro nome e Trunks e Bulma sono talmente cazzuti e simili ai loro corrispettivi fumettistici e animati che per quanto mi riguarda avrebbero anche potuto essere calvi. Poco importa che Trunks in versione Super Sayan abbia occhi e capelli luminosi o che Cell sia un ibrido tra la sua forma perfetta e la prima di transizione che ci veniva mostrata nel manga e nell'anime. I diritti di sfruttamento dell'opera sono in mano alla Fox, la stessa Fox che autorizzò quello scempio mostruoso diretto da Wong anni fa, quindi dei cambiamenti a livello estetico sono plausibilissimi e pergiunta nemmeno fastidiosi. Nulla che vada ad inficiare la comprensione del film, in ogni caso. E poi diciamocelo, la capsula del tempo con la scritta hope buttata lì tra il lusco e il brusco subito dopo aver appreso che a parlare per tutto il film era Vegeta fa effetto. non come il padre di Bulma che si mette in spalla il gatto nero, ma fa effetto.

"Sicuri che ve ne fotta davvero qualcosa che io abbia la bocca strana?"



3 commenti:

  1. Visto oggi e... felicemente impressionato. Però a ripensare a tutti quei soldi spesi in una cacata come evolution viene male.
    In ogni caso, dragon ball credo sia quasi impossibile da adattare, se non per storie simili a questa o magari che raccontano la fine del pianeta Vegeta. Il resto è troppo sopra le righe a mio parere. Si dovrebbe davvero prendere l'opera appena come spunto e accettare stravolgimenti necessari per il mezzo "film".

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    1. Beh, in questo caso è stravolta non di troppo. Intendo come ''stile''. L'arco narrativo di Trunks del futuro è cupo anche nel cartone. A parte il nemico qui non cambiano troppo le cose. Io intendo che se volessero narrare le origini, l'infanzia di Goku, sarebbe molto difficile mantenere l'aria leggera che si respira senza storcere cento volte il naso nella versione in live action. Così come sarebbe improbabile vedere un mondo con uomini e dinosauri e animali antropomorfi che parlano. Non parlo nemmeno della trasformazione in super sayan. Quella graficamente è veramente difficoltosa. Qui hanno avuto una soluzione interessante ma non sufficiente a un grande schermo. Vedere il protagonista coi capelli ingellati all'insù e biondo mi sa farebbe ridere chiunque :)

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