domenica 11 agosto 2013

I "CHI?" PIU' NERD DEL MOMENTO


Ammettiamolo: checchè se ne dica, Man of Steel è stato un cinecomic che, nel bene o nel male, ha segnato un punto di svolta nell'ambito dei cinecomics. Se da una parte abbiamo Mamma Marvel impegnata a sfornare cinefumetti sempre più rivolti ad un pubblico vario- leggete "ciovane"- e decisamente intaccati da quello che io chiamo "Lo Spirito Coccoloso (e avido) di Topolino", dall'altra c'è una DC ridotta allo stremo. Il risollevamento di un personaggio complesso come Batman da parte di Cristopher Nolan ha contribuito a dare più credibilità ad una casa di produzione che sul grande schermo non riusciva a competere con la sua rivale, anche per la difficoltà nel trasporre personaggi più cupi e meno adatti ad una commercializzazione di alto livello (Lanterna Verde insegna), ma era abbastanza? Ovviamente no. Come si può ben notare, il divario tra Marvel e DC, almeno cinematograficamente, è perfettamente visibile: la prima ha costruito negli ultimi anni un vero e proprio universo parallelo su celluloide, ancora in sviluppo e per il momento sfruttato al minimo rispetto alle reali potenzialità; la seconda può vantare qualche film di successo (Watchmen, per citarne un altro oltre alla trilogia Nolaniana) ma non un corrispondente macrocosmo cinematografico che possa eguagliare la connettività tra i personaggi del complesso mondo cartaceo della casa di produzione.

Ed è in questo delicato scenario dominato dallo strapotere del topastro malefico che entra in scena l'ambizioso progetto di portare sullo schermo, finalmente, un Superman che soddisfi quelle aspettative che i fan serbavano per il personaggio nel loro cuore di nerd pretenziosi (e giustamente, vorrei aggiungere, visto l'elevato potenziale tecnico raggiunto oggi in campo cinematografico). Ed è sempre qui che si intravede il punto di svolta: è a partire da quest'opera che vediamo quanto il manierismo stia investendo questo filone, ormai davvero troppo sfruttato.
Se i film di casa Marvel ci avevano abituato a supereroi colorati e  a momenti comici anche molto invasivi, con l'avvento della trilogia batmaniana di Nolan  ha iniziato ad imperversare la mania di rendere dark ogni nuovo film supereroistico, spesso anche cercando di trasformare in oscuri, per quanto possibile, i beniamini già noti al grande pubblico (The Amazing Spider-Man docet, che sia riuscito o meno). Ora, il film targato Snyder e Goyer, con il beneplacito dell'onnipresente Nolan, dovrebbe rappresentare il trait d'union tra le due tendenze: un'introspezione pseudo-realistica del personaggio ma con la (tentata) spettacolarità tipica di un cinecomic classico, con un risultato finale a dir poco caotico.
Nonostante gli incassi soddisfacenti, il film non è stato ben accolto dappertutto, soprattutto non dai fan, e l'idea iniziale di realizzare una trilogia dedicata all'Uomo d'Acciaio prosegue con la consapevolezza di dover migliorare fin troppi elementi malfunzionanti: dalla composizione delle immagini all'intreccio, che nel primo film risultava discontinuo e fin troppo banale.

Come ormai è noto da qualche settimana, la soluzione a questo problema- volta ad aumentare la curiosità ormai spenta verso il franchise- è l'inserimento nel sequel dell'ennesima reinterpretazione dell'Uomo Pipistrello: cosa che sollucchera le fantasie di chi ha sempre sognato di vedere sul grande schermo un crossover tra due supereroi tanto amati (ed evitiamo le dispute sul se sia o meno opportuno definire Batman un supereroe) da una parte, ma crea perplessità in molti dall'altra.
Infatti sorge spontanea LA domanda: ma è proprio necessario dare ANCORA una nuova interpretazione della figura di Batman a così pochi anni di distanza dalla fine della trilogia di Nolan? Ovviamente no, è ovvio che si tratta di un'operazione commerciale finalizzata ad estrarre l'universo cinematografico DC dall'oblio confusionario in cui è affondata da anni ormai. Ma non è questo il momento di discutere sull'utilità o meno di tutto questo: ora che il film (dal titolo e dalle dinamiche- sarà unVs, sarà ben altro?- sconosciute) è stato annunciato, ci sono altre due domande che assillano i fan e non solo loro. Ora che i produttori, nel bene e nel male, hanno ottenuto com'era prevedibile la nostra attenzione, ci si chiede chi interpreterà due dei personaggi che più tutti attendono di vedere sullo schermo.

Naturalmente il primo è il Cavaliere oscuro: chi sarà l'attore prescelto per interpretare nuovamente Bruce Wayne e il suo alter ego? Rumors inconsistenti hanno iniziato ad invadere il web pochi minuti dopo l'annuncio del sequel di Man of Steel e, dopo la smentita della proposta fatta a Christian Bale (che già in tempi non sospetti aveva espresso la volontà di non voler più interpretare il personaggio al cinema dopo la chiusura della trilogia che lo vedeva protagonista) e a Josh Brolin, altri due attori sembrerebbero papabili come candidati: Orlando Bloom e Scott Adkins. Ma, come anche affermato da Snyder e Goyer, ancora non si è pensato al casting per il personaggio dell'Uomo Pipistrello, nè allo stile che gli verrà conferito. Infatti se nell'aria aleggia come uno spettro il dubbio su chi sarà il nuovo Batman, ancora più pesante è il timore che una nuova chiave di lettura applicata al personaggio rischi di rovinare il lavoro di riabilitazione della sua figura operato da Nolan in questi ultimi anni. Senza contare che il nuovo Cavaliere Oscuro dovrà adattarsi allo stile incerto e mal mescolato del nuovo franchise incentrato su Superman, il che potrebbe avere ripercussioni non poco importanti sul carattere dell'eroe, già difficile e complesso di suo. Naturalmente i fan hanno già espresso chi dovrebbe essere Batman nel sequel dedicato all'Uomo d'acciaio: tra le molte proposte spicca il nome del più famoso Gesù del cinema, Jim Caviezel, attore fisicamente adatto alla parte e che ha già dimostrato di cavarsela nei ruoli frenetici, basti pensare alla serie tv Person of Interest, che lo vede come protagonista.

Jim Caviezel potrebbe fare tranquillamente il culo a Superman tre giorni dopo essere stato sconfitto
L'altra, gigantesca domanda, riguarda un altro character che incuriosisce non poco il pubblico: Lex Luthor. Dopo le interpretazioni macchiettistiche di Gene Hackman e di kevin Spacey, siamo giunti alla riscrittura- si spera- totale di uno dei villain più maltrattati di sempre, cinematograficamente parlando. Personalmente penso che sia proprio nella figura di Lex che si può individuare l'elemento più interessante di un sequel che punta sul puro sfruttamento commerciale di due personaggi ben noti al grande pubblico e una sua buona caratterizzazione potrebbe salvare una situazione che sta preoccupando molti fan prima ancora che il progetto abbia preso realmente corpo.
Qui mi sento obbligato ad una digressione: già mesi prima dell'uscita di Man of Steel, insieme ad alcuni amici, mi ero chiesto chi avrebbe potuto interpretare Luthor in un eventuale sequel. Subito la nostra scelta è caduta su uno degli attori più in voga del momento: Bryan Cranston. Ed è proprio di qualche giorno fa il rumor che vorrebbe la produzione interessata alla star di Breaking Bad, cosa che ha creato un'esplosione di gioia generale. Ma l'entusiasmo è stato smorzato qualche ore dopo, quando un altra voce di corridoio ha paventato l'idea che la scelta potrebbe interessare un altro attore avvezzo ai cinecomics, quel Mark Strong che al cinema abbiamo già visto nei panni del gangster Frank D'Amico in Kick Ass e di Sinestro in Lanterna Verde.

Per quanto si tratti solo di notizie incerte e nemmeno confermate, la sola idea di un Lex Luthor interpretato da uno di questi due attori è senza dubbio affascinante, anche se molte critiche sono state mosse nei confronti dell'eventuale scelta di Cranston: "troppo vecchio" secondo alcuni, "troppo identificato nei panni di Walter White" secondo altri. E, penso ne converrete anche voi, sono entrambe obiezioni infondate. L'identificazione nel ruolo di un attore esiste solo nella mente del pubblico e di sicuro non è un problema di un attore eclettico come Cranston. In quanto all'età, nè Hackman nè Spacey erano esattamente dei giovincelli all'epoca in cui interpretarono il personaggio all'epoca e con il giusto trucco e la luce adatta l'attore perderebbe tranquillamente quei cinque o sei anni che servirebbero, senza contare che trattandosi di un reboot poco importa quale sia l'età effettiva di Lex Luthor.
A protestare vivamente invece è Michael Rosenbaum, già interprete del personaggio nell'agghiacciante serie Smallville, convinto di essere l'unica scelta veramente sensata. Per quanto l'interpretazione di Rosenbaum nei panni di Lex sia stata in parte soddisfacente, la sola idea di vederlo nello stesso ruolo in un sequel di Man of Steel fa accaponare la pelle e non solo ai detrattori della serie, soprattutto perchè sarebbe interessante vedere qualcuno che sia vergine di quel ruolo (e magari qualcuno di decisamente più abile ed esperto nella recitazione).

"Say my name. Say it.". "Lex Luthor?". "You're damn right".

Questi dunque i "Chi?" più discussi del momento, ma ora sorge spontanea un'altra domanda tra le tante: cosa ne pensate VOI? E' il caso di dare credito ai rumors e di seguire la vicenda oppure siete per il partito del "Chi vivrà vedrà"? 


Il post finisce qui. Spero di non avervi annoiato troppo, noi ci vediamo al prossimo articolo!

Vic






13 commenti:

  1. Ottima idea di creare questo blog vic! Spesso preferisco leggere piuttosto che vedere un video, poi tu hai uno stile di scrittura semplice e scorrevole, quindi ancora meglio!

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  2. Io avevo sentito che si voleva riproporre come Lex Luthor il Lex di Smallville, ovvero Michael Rosenbaum, e che la produzione ci stava pensando su per fare un omaggio ai fan della serie televisiva.

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  3. Scrivi in maniera scorrevole :D comunque pare che Scott Adkins abbia fatto un provino per la parte del cavaliere oscuro ma a parer mio non è adatto per il ruolo di Batman in più sarebbe un pessimo Bruce Wayne. No, per interpretare Batman ci vuole uno davvero bravo, che deve essere si pompato, ma non cazzuto alla Mercenari, ma più elegante, distaccato. Insomma serve un attore bravo davvero, ma non è semplice trovarlo!!! Bale funzionava sia da Batman che da Bruce Wayne, bisogna trovare un altro così. Ryan Gosling ad esempio sarebbe un ottimo Bruce Wayne ma un pessimo Batman, al contrario Jim Caviezel sarebbe un ottimo Batman ma un mediocre Bruce Wayne………………per me il migliore sarebbe Jake Gyllenhaal, di cui si parlava già da tempo come possibile interprete nell'inevitabile reboot dell'uomo pipistrello. Rimango comunque dell'idea che la possibilità di un Batman più maturo e invecchiato non era del tutto da buttare perché in fondo è giusto che il Batman della Justice League sia un Batman maturo ed esperto, perché in un film in cui i suoi comprimari sono tutti super uomini, l’unico modo per inserire un personaggio come Batman è quello di elevarlo a livello di stratega e genio tattico della situazione, cosa che risulta molto più credibile per un uomo maturo piuttosto che per un supereroe alle prime armi.

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  4. Complimenti per la tua scrittura, probabilmente meno "esplosiva" dei video, ma precisa e convincente! Continua a scrivere, ti seguo! Se ti capita, fai un salto sul mio blog, si scribacchia anche lì ;)

    Per quanto riguarda i film tratti da fumetti DC, ahimè il futuro non appare roseo. Non tanto, come fai notare tu, per gli incassi, che grazie a dio non scoraggiano i produttori, quanto piuttosto per il non riuscire a imporsi nell'immaginario collettivo così come i film Marvel (e sappiamo quanto gli universi narrativi, soprattutto supereroistici, necessitino di ciò).
    Tuttavia continuo a giudicare il proliferare di questi cosiddetti "cinecomic" (definizione basata sulla materia e non sul genere, quindi già pericolosa!) un ennesimo segnale della crisi creativa hollywoodiana (ma in generale letteraria/fumettistica): si continuano a rileggere, riproporre, ricontestualizzare personaggi di più di 50 anni fa... A quando qualche franchise nuovo, qualche scossone creativo?

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  5. Sebbene il progetto di una trilogia di man of steel mi faccia sentire puzza di guai per Lex ci vederei meglio Bryan Cranston ( probabilmente per un valore "affettivo" se così possiamo chiamarlo). La cosa che mi fa uscire dai gangheri è il possibile inserimento di Batman ( figura supereoistica per me intoccabile) rappresentato al massimo nei tre film di Nolan. Sarà una cosa difficile gestire questo personaggio ( senza contare il fatto che la trilogia del cavaliere oscuro si è da poco conclusa e rimane nella memoria di appassionati e non), strano che non ci abbiano pensato .

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  6. Sono d'accordo sull'idea che il proliferare dei cinecomics sia indice della crisi di idee ad Hollywood! Mentre non sono molto d'accordo per un eventuale Jake Gyllenhaal nel ruolo di Batman, non ce lo vedo proprio!

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  7. Purtroppo l'inserimento di Batman non è solo possibile, ma certo e già confermato!

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  8. bellaaaa blog subito tra i preferiti :D

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  9. Un paio di giorni fa vidi un video su youtube su un blog americano, un canale dove pubblicavano le news su cinema, fumetti e quant'altro, e parlarono di questo sequel e dicevano che forse un attore azzeccato potrebbe essere il Michael Fassbender di X men first class, secondo me è azzeccatissimo per tutti e due i ruoli.

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  10. Bravo vic :D
    Ma solo a me l idea di altri due film con quel superman da due soldi fa venire
    Voglia di disdire la tessera del cinema ?? Dai é un filmaccio!! si sono accorti di
    Aver fatto una schifezza placcata in oro (per quello che è costata) e si son detti " be se facciamo un alro film così è finita"
    "be inseriamoci un batman super stratega " ...forse questo mi trascinera al cinema con la ( vana ) speranza di ritrovare il nolanstyle ma... Sono davvero all ultima spiaggia !!
    Scusate lo sfogo XD continua così victor ;)

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  11. Davvero complimenti per la scrittura.
    Sinceramente l'accoppiata Snyder-Goyer visto l'opera partorita da poco non mi dà moltissima fiducia. Cavill mi ha convinto nel suo personaggio e non mi dispiace, per il paladino oscuro invece sono allo stesso modo curioso e molto spaventanto di come sarà a opera conclusa e di chi lo interpreterà sopratutto. Sul fatto di chi invece vestirà i panni della crapa pelata cattiva non mi dispiacerebbe vedere Cranston, sarebbe davvero davvero molto interessante(lo dico anche come fan di Breaking bad).
    Penso sia inutile farsi tante pare mentali su chi sarà chi e di come sarà chi. Vedremo, visto che ormai si ha capito che FARSI MOLTE ASPETTATIVE SU CINECOMIC ULTIMAMENTE E' INUTILE.

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  12. Io ancora mi chiedo se siano tanto assetati di soldi da aver dovuto introdurre nel sequel di Batman un personaggio per carità, assolutamente d'impatto, ma che alla luce del recente mega-reboot che lo ha visto protagonista, sarebbe già a posto per qualche anno.

    L'idea dell'introduzione di Lutor, invece, mi interessa non poco, e devo dire di essere particolarmente attratto dal nome di Mark Strong, piuttosto che Bryan Cranston... In qualunque modo, proprio non ce lo vedo nel personaggio! Per quanto riguarda la figura di Michael Rosenbaum, può benissimo rimanere lì dov'è ;)

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