lunedì 12 agosto 2013

HEISENBERG IS BACK, BIATCH!


"Say my name. Say it". Se questa frase vi è familiare allora significa che anche voi ci siete cascati. Da almeno cinque anni, anche qualcosina in più. Ma del resto come si potrebbe resistere al fascino di un personaggio tanto ben costruito?
Ma andiamo con ordine. Se avete riconosciuto la frase sopra significa che, come me, questa notte non avete chiuso occhio fino a quando non avete visto lo schermo diventare nero, lasciandovi con la bocca spalancata, dopo esservi rabbattati per ore a cercare un sito in cui vedere in streaming- alle tre del mattino, che secondo i miei ritmi biologici insonni e disastrati equivalgono alle ore 21.00 umane- la nona puntata della quinta stagione di Breaking Bad. La prima dopo quella snervante pausa che si è conclusa poche ore fa dopo un anno e che segna il proseguimento dell'ahimè ultima stagione della serie. E se, da appassionato di serie tv quale sono, ho insistito per guardarla in lingua originale e senza sottotitoli a notte fonda, incapace di aspettare la sera successiva (cosa che non accadeva dai tempi del series finale di Lost) ci sarà un motivo.

Il motivo è che, molto semplicemente, anche io ho subito il magnetismo di quella che è a pieno diritto una delle migliori serie televisive dell'ultimo decennio: in tanti anni passati a spulciare serie su serie in cerca di quella che mi lasciasse veramente qualcosa io, personalmente, non mi ero mai imbattuto in una storia tanto intrigante, ne tantomeno in personaggi così dannatamente ben scritti.
Ammetto di essermi commosso con altre serie straordinarie, come il già citato Lost e Game of Thrones, ma per quanto siano spettacolari Breaking Bad avrà sempre quel minimo di appeal in più che la rende unica. Pensateci un momento: quante sono le serie che riescono a raggiungere simili livelli di tensione con tempi tanto dilatati? Infatti questo show, creato ormai  cinque anni fa da Vince Gilligan, non ha mai avuto paura di prendersi i suoi tempi, di costruire l'intreccio lentamente con la piena consapevolezza di non poter annoiare. Ho sentito davvero poche persone lamentarsi della lentezza di Breaking Bad, ma del resto come potrebbe risultare davvero pesante? Stiamo parlando di una serie incentrata sul mondo della droga al confine con il Messico, che vede come protagonista un attore eccezionale come Bryan Cranston nei panni di un mite professore di chimica dalla mente imprevedibile e contemporaneamente, se me lo concedete, uno dei pochi protagonisti che non raccolgono istantaneamente la simpatia del pubblico: basta questo per capire quanto sia innovativa ed emozionante. Quello che distingue questa serie da tutte le altre è che se ne infischia di quello che vuole il pubblico: dai personaggi, alla storia e persino all'impianto registico, tutto quanto procede esattamente per come è stato pensato dai creatori, senza virare bruscamente verso una rotta che possa renderlo appetibile per il pubblico snaturandone il contesto (come spesso accade per altri programmi, basti pensare a Prison Break, che nella mia testa rimane l'esempio più eclatante di come si possa demolire un'ottima serie ormai idealmente conclusa solo per proseguirla accontentando i fan più sfegatati).

L'idea portante della serie è infatti quella di tratteggiare delle figure umane realistiche e totalmente differenti rispetto ai personaggi canonici cui la tv e il cinema ci hanno abituato: Walter White non è un personaggio positivo, ma un uomo arrogante e traviato, in cui i concett di bene e male sono arrivati a distorcersi, seppelliti da anni di frustrazioni. Aaron Paul, che interpreta Jesse Pinkman, ha poi dimostrato il suo talento vincendo più di un Emmy per la sua performance, cosa straordinaria se consideriamo la sua giovane età ed il ruolo per nulla semplice che è chiamato a ricoprire: Jesse è senza dubbio l'opposto del suo socio Walter.
Potrei provare ad analizzare ogni singolo character di questa serie geniale e di ampio respiro, ma il post durerebbe quanto un saggio di Alberoni, quindi mi limito a vomitare tutta l'esaltazione che ho provato nel guardare la puntata uscita poche ore fa, dall'emblematico titolo Blood Money: soldi insanguinati, sporchi.
Tanto lo sapete che alla fine vi siete innamorati di costui anche se non l'ho citato


ATTENZIONE DA QUI IN POI CI SARANNO SPOILER COME SE PIOVESSE SULLA QUINTA PUNTATA E SULLE PRECEDENTI: NON PROSEGUITE NELLA LETTURA SE NON SIETE IN PARI CON LA SERIE! OPPURE SE SIETE MASOCHISTI FATELO, AFFARI VOSTRI.

Premetto che due giorni prima dell'ora X avevo la salivazione azzerata: se ben ricordate, la prima parte della quinta stagione si era conclusa con Hank che realizzava chi fosse realmente Heisenberg. Per oltre un anno quello che io -ma penso anche molti di voi- mi sono chiesto è: utilizzeranno questo espediente come elemento per creare tensione lungo il corso delle ultime otto puntate, magari con un Hank tenebroso e guardingo e doppiogiochista nei confronti del cognato, oppure se ne parlerà immediatamente? Francamente non sono mai stato un grande amante delle storyline tirate per le lunghe e anche questa volta sono stato accontentato: la nona puntata è una delle parentesi televisive meglio costruite degli ultimi anni.

Partiamo guardando alla gestione dei tempi: in quarantasette minuti di episodio scopriamo tante, tantissime cose da far accaponare la pelle, ma lentamente, ogni fatto viene rilasciato come da un contagocce (senza annoiare minimamente). L'inizio è a dir poco disturbante, con un probabile flashforward che ci presenta un Walter dimesso e arruffato mentre irrompe nella propria casa, chiaramente abbandonata. Anche dallo stupore della vicina che inorridisce nel vederlo possiamo capire che le cose per Mr. White sono precipitate. Si, ma come? Se in questa puntata alcuni dubbi vengono chiariti e i rapporti con i personaggi iniziano a cambiare, subito viene la voglia di sapere cosa sia successo a Walter per ridurlo in quello stato.
E sempre in questi deliranti ma lucidissimi quarantasette minuti scopriamo che:

-Il cancro è tornato e Walt è definitivamente in punto di morte

-Jesse è nuovamente allo sbando e sul filo della depressione totale, esattamente come accadde appena dopo l'omicidio di Gale

-Lydia vuole disperatamente che Walter torni in affari

-Hank ha scoperto con certezza l'identità del cognato e lo affronta di petto, con tanto di cazzotto sul muso
Molti penseranno che qui Hank abbia capito chi sia Heisenberg, ma in realtà sta leggendo la sceneggiatura della serie "Under The Dome", di cui è uno dei protagonisti. La sua espressione parla da se.


Tutto questo senza un ritmo frenetico: quasi un'ora di adrenalina avvolta da una patina di tranquillità innaturale e coadiuvata da una regia clinica, tagliente.
Da qui in poi dobbiamo solo prepararci al regresso: tutto lascia pensare ad una caduta morale di ogni personaggio, che sembra trascinare ciascuno ad una situazione che ricorda molto quella del principio della storia: Walt in pericolo e Jesse sull'orlo del baratro. Con la differenza che ora tutto è svelato e i rapporti cambieranno totalmente: è chiaro che da qui in poi tutto precipiterà e dovremo prepararci ad un finale sempre più sconvolgente.
Il momento che più mi ha frantumato la mascella dallo stupore è la repentina rivelazione di Hank al cognato, accompagnata da un'improvvisa aggressione fisica: è in questo momento che ci viene resa ancora più chiara la natura di Walter. Se sulle prime nega tutto cercando di muovere il suo aggressore a compassione, svelando di essere malato terminale, rivela la sua vera natura con la frase più minacciosa della storia, il cui senso è "Se pensi davvero che io sia Heisenberg, llora è meglio che fai poco lo stronzo".
E per finire: avete notato che quando Lydia parla con Walter all'autolavaggio lui agisce esattamente come Gus quando gli disse pacatamente di mettere il trasmettitore di Hank sotto alla sua auto? Giusto per sottolineare le somiglianze tra i due personaggi.

E mentre ho ancora le mutande croccanti al solo pensiero di questa prima puntata, vi invito a farmi sapere la vostra opinione in merito: siete galvanizzati oppure fate parte dello zoccolo duro di fan che si sentono delusi ogni volta che qualcosa deve soddisfare ampie aspettative?

Il post finisce qui. Spero di non avervi annoiato troppo, noi ci vediamo al prossimo articolo!

Vic






12 commenti:

  1. ho appena finito la puntata e...sticazzi
    penso sia una delle migliori serie di sempre, gli sceneggiatori hanno i coglioni quadrati, e anche gli attori ovviamente
    se penso che mancano solo 7 puntata mi viene il magone T_T
    speriamo il finale sia qualcosa di epocale tipo Six Feet Under

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  2. SPOILER

    Una cosa che ho notato è che la serie in questa puntata si è autocitata (credo per far notare la somiglianza tra Heisenberg e Gus Fring), quando Walt torna a casa dopo essersi fatto la Chemio, va in bagno a vomitare e nel farlo prende un asciugamano piegato e se lo mette sotto le ginocchia è come quando Gus è nel Messico e per ammazzare tutti i boss del cartello..

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  3. Commento SPOILERoso.

    Sarà che l'attesa ormai era spasmodica, ma questa puntata m'ha esaltato come non mai, già dal flash-forward.

    Godibili le analogie con Gus.
    Ho amato Hank, soprattutto considerando che iniziava sembrando il classico poliziotto un po' grezzo, tutto birra e barbecue, mentre qui ha (ri)tirato fuori una sofferenza è una frustrazione di fronte alla realtà che gli si para davanti veramente convincente. E tra l'altro dopo la scoperta credo che abbia davvero cagato un mattone a giudicare dalla faccia sciupata appena uscito dal bagno.

    E il fiore all'occhiello della puntata credo siano stati tutti i momenti di massima tensione che, alla faccia di reazioni nervose e scatti di violenza che non sono (quasi) mai venuti allo scoperto, si avevano proprio quando non succedeva quasi niente.

    Nzomma, quella che già era una scimmia di dimensioni considerevoli, ora è un King Kong che sale sui palazzi e urla battendosi il petto.

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  4. Devo resistere, devo riuscire ad arrivare a godermelo doppiato in italiano (non ci riuscirò mai)

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    1. doppiato in italiano perde metà del fascino

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    2. Scusate, sarò dislessico io, ma quando guardo cose sottotitolate ho sempre la mano sulla barra spaziatrice perché con l'ansia di dover leggere in fretta mi perdo le frasi per strada :(

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  5. "mutande croccanti" riassume il mio pensiero a pieno!

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  6. Ciao Victor,
    Ci siamo rivisti gli ultimi dieci minuti già due volte perché sono stati davvero sconvolgenti!
    Continua a recensire così.
    Mara & Rui

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Porcaccia eva che puntatona! se questi sono solo gli inizi mi si erige l'obelisco di Balzar tra le gambe al solo pensiero di come può andare avanti la stagione!

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  9. OCCHIO SPOILER

    Mi associo alla goduria generale per questa puntata perfetta.

    Per quanto rigurda il flashforward in realtà la 5° stagione si apriva con qualcosa di simile con WW che acquistava delle armi (le stesse che si vedono nel baule dell'auto) in una sorta di autogrill il giorno del suo xx compleanno. Qualcuno ricorda qualcosa di più preciso?

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